martedì, febbraio 07, 2017

#5 STEPS CLOSER

Febbraio, le prime famiglie iniziano ad essere assegnate, così come gli ultimi partner americani arrivano.
Io ho ricevuto verso la fine del mese di Dicembre il partner CCI Greenheart. Ha sede a Chicago e opera in tutti gli stati americani. Le recensioni che ho trovato non potrebbero essere più in disaccordo: ho trovato almeno il 50% della gente scontenta, ma non mi preoccupo troppo, per questo 50 c'è un altro 50 soddisfatto.
Finito questo discorso tecnico parlo di quello che realmente mi stava a cuore dirvi.
L'anno scorso in questa parte dell'anno ero una versione di me completamente diversa da quella che sono io ora. L'attesa mi ha cambiato, ha levigato le mie aspettative da : "Voglio andare in California a Los Angeles!" A: "Vorrei andare in un posto caldo vicino al mare!" Fino a: "Vorrei trovarmi bene con la mia host family". L'attesa ha levigato le aspettative, sì, ma non ha smorzato la mia voglia di partire. Mi ricordo quando leggevo sui blog di altri exchange students quanto certi momenti volessero prendere una valigia e partire il giorno stesso, e io non ci credevo, ma l'esperienza pre-partenza, per quanto insignificante possa essere rispetto alla partenza, ti fa capire un mondo di cose. Anch'io adesso prenderei una valigia e partirei oggi se potessi.
Non capisci cosa vuol dire finché non lo vivi, hai come punto fisso che il 4° anno di superiori tu non ci sarai. Ma quando questa esperienza che sarà un grandissimo salto del vuoto ti si presenta davanti e ti guarda dritto negli occhi senza smollarti un secondo, inzi a riflettere. Sono davvero pronto per una cosa del genere? Come sarà una volta là, lasciato il nido familiare e la città natale? Mi vorrà una famiglia nonostante i miei difetti?
L'unica risposta plausibile che mi viene in mente per questa situazione è: Non lo so.
Del resto è un po' questo il succo dell'esperienza, mi sono detto, di uscire dalla tua comfort zone senza sapere niente e di scontrarti con una realtà completamente diversa da quella in cui vivi.
Poi, in aggiunta al non sapere, c'è l'attesa forzata, e questo mix è letale.
L'attesa per una cosa così importante è davvero esauriente, ti fai mille domande e crei tante aspettative, ma in cuor tuo sai che non si potranno realizzare tutte.
Per fortuna hai al tuo fianco un gruppo di persone che ti capisce perfettamente ed è nella tua stessa situazione.
Scusate se questo post sembra confuso ma volevo scrivere un po' i miei pensieri.
See you, bye!

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